Imagine there’s no money, it isn’t hard today
La crisi dei mutui americani è, ahinoi, sbarcata anche in Europa e nel resto del Mondo ed il fenomeno sta assumendo proporzioni bibliche. Se uno di voi ha mai tentato di chiedere un mutuo in Italia, sa bene che è un’impresa titanica. Devi armarti di santa pazienza, mille documenti e sperare che il dipendente della banca non sia troppo pignolo, altrimenti va a finire che neanche con tutte le garanzie di questo mondo, il mutuo ti sarà accordato. Invece negli Stati Uniti, i mutui ed i prestiti venivano accordati sulla fiducia. Non hai un lavoro? Non fa niente, ti presto i soldi, tanto prima o poi riuscirai sicuramente a ripagarlo. Sei uno studente che devi pagare il college? Non fa niente, ti presto i soldi, tanto un domani troverai un lavoro e sarai in grado di restituirmeli. Siete una famiglia di 5 persone con nessuna entrata fissa? Non preoccuparti, noi siamo americani ed abbiamo fiducia nell’economia capitalista.
Io mi domando e mi chiedo. Ma tutto questo non poteva essere evitato? Come è possibile aver permesso a questi soggetti economici di fare certe scelte oltre i limiti della pazzia? E come è possibile che banche europee abbiano investito sulle obbligazioni che emettevano tali istituti di credito? E’ perché a pagare alle scelte scellerate di manager super stipendiati siano sempre e solo i dipendenti? E’ notizia di ieri che l’ad di Banca Intesa abbia deciso che per far fronte alla crisi è necessario tagliare i costi e mettere gentilmente alla porta 700 “esuberi”, con una pacca sulla spalla ed un calcio nel didietro.
Vi rimando ad un esaustivo post sul blog di Beppe Grillo per comprendere appieno come tutto ciò sia sia stato possibile.
Il sogno americano è finito, gente, è arrivata l’ora di svegliarsi.